16 novembre 2009

JINGLE BELLS

Inizia il conto alla rovescia....ed io mi porto avanti ....però mi piace così tanto che è un peccato metterla in vendita, che ne dite?

06 ottobre 2009

Alla Scala

Seguendo le note di un balletto di Tchaikovsky, una sera d'inverno, alla prima della Scala.
Ricordi sulle punte, e scaturiscono nuove creazioni.

Ed i particolari segnano il passaggio di fate benevole.








19 settembre 2009

Eterea

Questa volta ho lasciato andare la fantasia, libera da freni.
E le mani scorrono veloci senza una meta precisa, si divertono a manipolare questo soffice, etereo mohair, che sembra vivere di una personalità propria. Il risultato è unico, sicuramente capace di offrire tutta quella leggiadria che così tanto cercavo, e alla fine mi pare di aver raggiunto.
La creazione nasce dall'infinito, dallo spazio immenso del tutto fino a conseguire quella sua unicità nel particolare, nella scelta casuale di sfumature, giocando liberi da schemi e regole.
Solo nella libertà di espressione può nascere l'Arte.

18 giugno 2009

Un petit cadeau

Mi sono ritrovata a preparare un petit cadeau per la figlia appena nata di un collega di mio marito. Era da una vita e più, che non provavo commozione nel confezionare scarpine così immensamente piccole e minuscole, e dolci al sol guardarle.......
Che nostalgia....ma poi a pensarci bene, quando mai ho creato scarpine così leziose?
Accidenti, non mi sono mai potuta sbizzarrire più di tanto con due maschi!!!!!!
L'unica botta di vita e di eccessi l'ho fatta lavorando ai ferri un eccessivo quanto mai bizzarro completino lilla....per fortuna lui era così piccolo da non ricordarselo........



22 maggio 2009

E filare.....

Comincio a credere che un solo fuso sia poco....urge al più presto accaparrarsi un altro meraviglioso disco volante.
Chissà se vi è venuta anche a voi la voglia di provare?
















24 aprile 2009

Walk on the rainbow

Passeggiando tra i colori dell'arcobaleno, mi sono smarrita tra un punto alto, una catenella ed un mezzo punto basso. Ma ho seguito il filo colorato, da me manualmente filato, e questo è il risultato.

20 marzo 2009

Una magia antica

Un tempo questo oggetto era per me, solo sinonimo di una favola, quella bella addormentata che per colpa di un simile attrezzo si trovava a dover dormire per ben cent'anni.
Prima di natale, navigando nel sito dove ha sede il mio negozio virtuale, ho incontrato l'immagine di questo "coso", in principio l'ho scambiato per una riproduzione in scala ridotta di un disco volante. Ho pensato, gli americani sono capaci di tutto, oltre ad avvistarli anche a riprodurli!
Dove la prima iniziale perplessità, ecco accendersi l'ingegno con la relativa lampadina, quell'oggetto può servire per filare la lana, bell'idea. Ed io che credevo che i gomitoli che utilizzavo per i miei lavori, nasceserro direttamente così, già gomitolati ed invece....dietro ad un gomitolo di lana c'è un laborioso lavoro, che termina appunto con la sua fase di filatura.
Presa dalla curiosità e dalla mia immensa voglia di imparare, conoscere sempre cose nuove, acquisto uno "Spindle" rigorosamente dall'america ed attendo con trepidazione l'arrivo del pacco.
Orbene, dopo natale, quasi come un regalo giunto in ritardo arriva anche lui, lo osservo con curiosità, lo annuso, lo rigiro tra le mani, lo studio nei minimi particolari, ma mi appare proprio un alieno. Così lo abbandono lì, al suo destino in compagnia della morbida fibra che lo avvolge. Fino a quando, mi sento pronta ad affrontare il guerriero, ed allora accade una magia: come per incanto dopo mille tentativi, pezzi di filo guida gettati nel cestino, ecco che per miracolo quel "coso" inizia a girare, e girare come una trottola e prendendo il via dà vita ad un vorticoso moto, che come in un passo di danza va assecondato, facendo scorrere tra le dita la soffice e mordida fibra di lana. Ed ecco a poco a poco crearsi davanti ai miei occhi: il filo.
Questa descrizione con dovizia di particolari, per raccontarvi quanto questa magia sia rilassante, appagante, poichè coinvolge il tatto, la vista e il nostro senso per la danza, la musica. Insomma è un'attività oserei definirla terapeutica, che introdurrei senza ombra di dubbio come metodo educativo nel mio vecchio ambito lavorativo, sicura che aiuterebbe a trovare un po' di pace e ad imparare la gratificazione a tutti coloro che purtroppo l'hanno persa.